Perchè un’indagine conoscitiva

Perchè un’indagine conoscitiva

Il seguente link porta ad un questionario realizzato per un’indagine dell’Università Statale di Milano, e parte dalla volontà del Presidente del corso di laurea in Tecniche Ortopediche Prof. Matteo Maria Parrini e il professor Nicola Perrino Cordinatore delle attività professionalizzanti .

E’ finalizzato ad un progetto di studio nell’ambito dei Dispositivi di Protezione Individuale (DPI), nello specifico sull’utilizzo di calzature antinfortunistiche e sull’incidenza delle conseguenti patologie che possono essere causate da un’inappropriata caratteristica costruttiva, scelta e utilizzo delle stesse in ambiente lavorativo.

Questa indagine nasce dalla primaria volontà di mappare e di porre delle basi per uno studio concreto, volto a migliorare le calzature stesse in collaborazione con le aziende produttrici e a voler redigere una normativa su un problema che ogni giorno si sta rilevando in maniera esponenziale.

Le numerose richieste pervenute in continuo aumento da parte degli utilizzatori, ci mettono in allarme perchè stà diventando un vero problema sociale che merita attenzione in termini di cura ma sopratutto di prevenzione oltre ai costi aziendali e sanitari per le cure.

Da una prima analisi su molti prodotti presenti sul mercato, si rileva l’insufficienza di particolari costruttivi che non riescono a soddisfare le necessità funzionali anatomiche delle varie tipologie di piedi anche in termini di conformazione.

Molti lavoratori a seguito di traumi e patologie, non sono, secondo la normativa vigente, nelle condizioni di poter esercitare la propria attività lavorativa rispettando i requisiti richiesti e quindi di poter svolgere un’attività lavorativa nel pieno dello loro funzioni dovuto dalla scarsa confortevolezza dei DPI utilizzati.

Purtroppo i pregiudizi e i stereotipi sociali, portano a pensare che sono le aziende che forniscono ai propri dipendenti calzature a basso costo e di scarsa qualità, ma in realtà, anche loro sono strette in una morsa tra i vari problemi legati alle normative e alle insoddisfazioni dei loro dipendenti, dovute dalla mancanza di adeguate risposte ai tanti problemi sottoposti dovute in parte dal mercato che non copre in toto le necessità fisiologiche dei piedi come ad esempio: non esistono calzature antinfortunistiche per persone affette da piede diabetico e senza addentrarci nel patologico possiamo affermare che non esistono nel mercato calzature del nr 32,33,34 pur constatando che il numero di soggetti utilizzatori di scarpe con queste caratteristiche non sono poche e che a quanto sembrerebbe questi soggetti non vengono considerati dalle aziende produttrici e così vengono “obbligatoriamente esclusi dal mondo del lavoro”.

Spesso, errando, si propongo calzature con un numero più grande, stessa modalità per i soggetti che hanno un piede con una conformazione “abbondante” con difficoltà di entrata e di larghezza di pianta.

Oggi molte persone sono utilizzatori di plantari ortopedici o che sono portatori di un rialzo su un’arto per via di una differenza di altezza anche di 7 mm e che stando alla normativa, le aziende e gli utilizzatori, non potrebbero sostituire la suoletta posta all’interno della scarpa con il plantare su misura.

In aggiunta, alcune lievi patologie, in taluni casi, generano anche conflitti tra aziende e lavoratori e spesso senza trovare un’equa soddisfazione per entrambi le parti che devono subire ingiustizie, come ad esempio, un buon lavoratore che occupa un ruolo importante, solo perchè ha un numero 34 di piede, è obbligato suo malgrado, dopo anni di esperienza, a dover cambiare mansione all’interno della propria azienda, subendo danni anche importanti da parte dell’azienda stessa, che rispettosa della normativa, si sente costretta a prendere decisioni contro la propria volontà e non spesso ben accettate dal collaboratore.

Ecco allora che è opportuno effettuare un’indagine partendo proprio dall’utilizzatore che consenta di oggettivare il problema e contribuire, grazie alla sinergia di professionisti sanitari con la loro competenza professionale come il medico del lavoro, lo specialista Ortopedico e del Tecnico Ortopedico a fornire dettagli costruttivi alle aziende produttrici per costruire delle calzature antinfortunistica che siano rispondenti alle normative per un’adeguata prevenzione da danni generati da infortuni provocati da incidenti sul lavoro, ma è auspicabile che le calzature debbano rispondere alle necessità anatomiche e fisiologiche del piede ma anche e sopratutto del corpo.


Cliccando sul seguente link verrete immediatamente indirizzati all’indagine: Partecipa alla nostra indagine

La compilazione del questionario ha una durata compresa tra i 3 e i 5 minuti e si articola in 32 semplici domande.

Garantiamo il completo anonimato, in virtù del rispetto della Privacy, in quanto non le verrà mai richiesto alcun tipo di dato personale, ma solo informazioni sulla sua esperienza nell’ambito professionale, ma se lei vorrà, potrà comunque contattarci per entrare nel merito e poterle dare adeguate risposte ai suoi quesiti

Si senta quindi libero di esprimere ogni disagio, condividere esperienze o proporre soluzioni.



Grazie